“Il maestro Giancappetti finita la giornata di lavoro per la committenza, ha bisogno di proiettare sulle superfici ceramiche un mondo di ricordi, sensazioni, emozioni, connessi all'infanzia come al presente. La produzione di quadroni 40x40 rappresenta l’altro volto di un maestro.
I temi ricorrenti sono essenziali, legati al mare e alla costiera amalfitana, a Erchie dove visse bambino, a Capo d’Orso il cui faro era governato dal padre, alla barca “Maria”, bianca rossa e verde come la nostra bandiera, che recava il nome della madre…”
… I temi della pesca sono, per la maggior parte, rappresentati in sezione, sì da evocare immediatamente le profondità marine dove spiccano su fondo blu, le chiglie delle barche, le lenze, le reti, le luci delle lampare. Si ritrovano tutte le principali sequenze legate all'attività della pesca sulla costiera amalfitana: dalla riparazione delle brune reti, al gesto tipico del vogare di giorno, in piena luce come allo spuntar dell’alba o al calar del sole, ai diversi metodi di pesca come quello con le lampare, grosse lampade ad acetilene che si appendono alle prue delle barche per la pesca notturna…tra le barche si distingue la classica “cianciola” dei pescatori di Cetara, destinata alla pesca delle alici…
(citazione dal testo della dott.ssa Matilde Romito - catalogo Giancappetti della mostra a lui dedicata nel maggio 2003 dalla Provincia di Salerno)
Tutto questo reso possibile dalla sapienti mani di un maestro, che preferiva umilmente definirsi “riggiolaro”, egli è riuscito ad evocare il mare grazie alla mescolanza e sovrapposizione di materie magistralmente dominate, completando la missione degli ultimi anni della sua vita: rendere la liquidità dell’acqua.